Qualche proverbio - 2a parte

13 – Qualche proverbio (IIª)

Quand a vên l’Epifania / túti ‘l festi la pôrta via,

fin ch’a n’ rîva San Bendèt / ch’a n’in pôrta un bel sachèt.

[L'Epifania porta via tutte le festività, finché non arriva San Benedetto –

che ne porta un bel sacchetto].

Di per sé l’epifania è l’ultima delle festività natalizie, ma dà anche inizio al periodo di Carnevale. L’epifania, quindi, conclude le festività ufficiali, ma intanto guardiamo avanti perché arriveranno quelle del periodo pasquale, (un bel sacchetto) normalmente dopo la metà di marzo. E S. Benedetto un tempo si festeggiava il 21 marzo, inizio della primavera.

Šnâr al fa i punt / Fervâr a i rump,

Mârs a i porta via, / Avrîl sûga la via.

[Gennaio fa i ponti (col ghiaccio) - febbraio li rompe, (li scioglie)

marzo li porta via (finisce di sciogliere la neve), - aprile asciuga la via].

È un po’ l’evoluzione del tempo nei quattro mesi: gennaio è ancora freddo, febbraio comincia a fare meglio, marzo completa il disgelo, in aprile ci sarà bel tempo.

Quand a vên la Candelora / da l’invêrne i’ sèma föra.

[Quando arriva la candelora siamo fuori dall’inverno].

Ma s’a bàt al sûl int la candlîna / a tûrna târdi la rundanîna.

[Ma se il sole batte sulla candelina / torna tardi la rondine].

Il 2 febbraio è uno dei tanti giorni presi come riferimento dell’andamento del tempo. La data dovrebbe determinare il passaggio dal rigore invernale al tepore primaverile. Ma quel giorno dovrebbe essere brutto.

S’a piöv a Fervâr / a s’ rimpìsa al granâr!

[Se piove in febbraio si riempie il granaio].

Febbraio è comunque un mese di cui è meglio non fidarsi:

Fervâr cúrt, cúrt / l’è pêš che un túrch.

[Febbraio corto corto è peggiore di un turco].

Fervâr, Fervarîn / làsa stâr i cuntadîn.

Fervâr, Fervarìa / tú-c i dì ‘na malatìa.

[Febbraio, febbraiuccio, lascia stare i contadini.

febbraio, febbrarìa, ogni giorno una malattia].

Tempo instabile, pioggia o vento, anche qualche residuato di neve non debbono impressionare. Passano presto:

La nēva marsulîna / la dûra da la sîra a la matîna!

[La neve di marzo dura dalla sera al mattino].

Prudenza, comunque! Non si sa mai.

Chî ch’a gh’ha un sòch int al curtîl / ch’al le tìgna per Mars o Avrîl!

[Chi ha un bel ceppo nel cortile - lo conservi per marzo e aprile].

Ed ecco il mese della primavera!

Lûna növa d’Avrîl / s’a n’é fiurî l’è adrê fiurîr!

[Luna nuova d’aprile: se non è fiorito sta per fiorire].

E quella pioggia al momento giusto è benedetta:

Quand a piöv d’Avrîl / manìsa un bel barîl.

[Quando piove in aprile prepara un bel barile].

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